L’Associazione Generale degli Operai di Pinerolo venne fondata il 12 ottobre 1848 e autorizzata con Regio Decreto il 10 luglio 1849 con lo scopo di:

• sussidiare i soci in caso di malattia e provvedere alle loro cure mediche; sussidiare i soci inabili al lavoro;
• provvedere agli onori funebri dei soci oppure accordare sussidi alle famiglie dei deceduti;
• somministrare ai soci (per mezzo di un magazzino di previdenza) a prezzi bassi generi di prima necessità;
• favorire l’istruzione attraverso una biblioteca circolante.

L’associazione aveva sede a Pinerolo (TO) in via Silvio Pellico n.7 in una casa privata, “Casa Garcin”, e anche in una stanza dell’albergo del Cavallo Bianco.

Si tratta della prima associazione operaia del Regno, i cui soci fondatori furono: Rossi Antonio, meccanico o macchinista (promotore e primo presidente); Brezzio Matteo, calzolaio; Gonella Vincenzo, indoratore; Ercole Giovanni, sarto; Caranzano Giovanni, falegname; Signorelli Giovanni, sarto; Andrà Bernardo, falegname; Brero Francesco, falegname; Boero Giovanni, falegname, Alixandro Giuseppe, decoratore; Gelato Giacomo, capomastro-muratore; Caffaratti Vincenzo, sarto.

Il 29 aprile del 1849 l’assemblea generale dei soci approvò il primo regolamento della Società; l’8 gennaio 1854 venne aperta la Panetteria sociale e, a distanza di dieci anni, nel settembre del 1864 fu costituito il Magazzino di previdenza per la vendita ai soci dei generi di prima necessità. Inoltre tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX, la Società avviò delle iniziative per favorire l’istruzione dei soci e dei loro figli; nacquero così la scuola serale e l’istituzione dei premi di studio, il circolo di “coltura” (che ebbe vita breve) e la biblioteca circolante.

L’Associazione degli Operai venne eretta in ente giuridico il 26 dicembre 1906.

Nel 1942 confluì in essa La Società Operaia Arti e Mestieri.

La Società Generale degli Operai è attiva ancora oggi, e nella sede storica di via Silvio Pellico è presente il Museo storico del mutuo soccorso, la biblioteca e l’archivio.